Author : E. Redazione

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San Lorenzo Martire ® - 2016 04 19 Presentzione Ass Opera San Lorenzo OnLus - Logo

PRESENTAZIONE ASSOCIAZIONE OPERA SAN LORENZO ONLUS

Con piacere ti informo che, in data 3 marzo 2016, è stata costituita l’Associazione Opera San Lorenzo ONLUS avente sede legale in Isola del Uri (FR), Piazza San Lorenzo snc – associazione formalmente riconosciuta dall’Agenzie delle Entrate ed iscritta nell’anagrafe Onlus ai sensi dell’art. 10 del D. Lgs. 460/97.

Tale associazione ha lo scopo di sostenere progetti di solidarietà sociale e di svolgere attività per lo sviluppo del territorio della Parrocchia di San Lorenzo Martire in Isola del Uri e di promuovere progetti di investimento volti a favorire la tutela, la promozione e la valorizzazione delle cose di interesse, culturali, sociali, ludiche, artistiche, storiche.

L’Associazione svolge la sua attività grazie al sostegno di privati, aziende ed Enti pubblici ed alla destinazione del cinque per mille dell’lrpef, mediante l’indicazione nell’apposito spazio (“Sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale, delle associazioni e fondazioni”) del nostro codice fiscale: 91028350600.

Confidando anche nel tuo sostegno ed augurandomi, nel rispetto della tua libera volontà, la possibilità di poter collaborare insieme nelle nostre iniziative e progetti, ti esprimo la mia più sincera cordialità.

San Lorenzo Martire ® - 2016 04 19 Presentzione Ass Opera San Lorenzo OnLus

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San Lorenzo Martire ® - 2016 04 17 - Echi di VITA - N 33

Echi di Vita N°33 – Un Cuore che sa Ascoltare

Chi è che ama? Chi sa ascoltare! Chi è che prega? Chi sa ascoltare! Ascoltare è, allora, l’atteggiamento che dice l’importanza che noi diamo all’altro. Ascoltare qualcuno è dirgli: tu esisti ed io ho bisogno di te!

Cosa dice Gesù nel Vangelo di oggi, domenica del buon pastore? Cosa abbiamo bisogno di ascoltare e di capire? Su quale realtà fermare la nostra attenzione? La parola è: “io do loro la vita eterna”.

In un mondo in cui tutti ti chiedono, tutti ti ricordano i doveri, tutti richiamano il tuo impegno e la tua presenza, tutti ti sollecitano a vivere i comandamenti e tu rischi di scoraggiarti, Lui ti assicura la vita per sempre, senza condizioni, perché la vita di Dio è dono, ed è come un seme, la senti palpitare quando ti avvicini ad ascoltarlo seriamente e ne percepisci tutte le potenzialità.

“Nessuno la strapperà dalla sua mano”: ecco la vita eterna, un posto tra le mani di Dio, mani di pastore, contro i lupi; mani offerte perché io vi riposi per riprendere il fiato del cammino; mani che vogliono custodirti, difenderti, lottare, liberare, guarire; mani che orientano il tuo destino e che ti educano a unirle a quelle di tanti, in una grande e bella cordata di amore, insieme a tutti quegli agnelli che fanno parte del gregge della tua famiglia. E Lui, l’unico pastore da ascoltare e da seguire che ti condurrà nelle immense praterie della terra e del cielo.

Don Alfredo Di Stefano

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NON VOGLIONO CHE VIVERE PER DIO E PER I POVERI

Nella piccola Cappella delle Suore di Carità di Isola del Liri si è svolta l’11 aprile una celebrazione in forma privata per il rinnovo dei voti di consacrazione a Dio. Celebrante S.E. Mons. Gerardo Antonazzo affiancato da don Felice Calò e don Sante Bianchi operanti nella Basilica di San Domenico Abate di Sora.

Mediante l’analisi dei testi della liturgia, S.E. Mons. Antonazzo, nella sua omelia,  ha aiutato a scoprire il messaggio della perfetta carità che la vita di speciale consacrazione si propone di raggiungere con la grazia dello Spirito Santo.  Evidenzia, portando ad esempio la fondatrice Santa Giovanna Antida Thouret, definita “Filia Petri” con sue parole “non voglio che vivere per Dio e per i poveri”, il servizio ai poveri come discepoli di Emmaus, atto di fede nel Signore Risorto. Il servizio ai poveri è una proclamazione pasquale;  Papa Francesco dice che i poveri sono la carne di Gesù.

Cosi si vuole riconoscere ed esercitare il carisma della carità, non servire i poveri per i poveri ma servire il Signore come atto di fede nel loro pluralismo di servizio, come figlie del loro protettore San Vincenzo de Paoli.

 

ROSALBA  ROSATI

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San Lorenzo Martire ® - 2016 04 09 - Echi di VITA - N 32

Echi di Vita N°32 – MI AMI TU ADESSO?

Siamo dinanzi ad uno dei dialoghi più belli di tutta la Scrittura.
Interrogato sull’amore per essere guarito dai suoi rinnegamenti, Pietro, finalmente si sente guarito.
A Gesù non interessa il passato, la verità di un uomo non coincide mai con il suo peccato, quale esso sia, ma con il suo cuore:” Pietro mi ami tu, ora?”
L’amore del cuore è la capacità rinnovata e ritrovata dell’amicizia con Gesù. Siamo tutti interpellati sulla nostra disponibilità ad amare, e Gesù vuole quasi essere rassicurato se c’è il nostro affetto, cioè se è duraturo, se è grande, se è capace di farsi carico degli “agnelli”, che rappresentano i più piccoli, i più indifesi, gli ultimi.
Il mondo cristiano e quello delle nostre comunità, spesso si caratterizza di indifferenza e di freddezza: voler bene costituisce l’esperienza serena di quella fraternità che ci fa famiglia di Dio.
Allora, il desiderio di amare, dentro di noi e nelle nostre assemblee liturgiche è così grande che il solo desiderarlo, pregarlo, celebrarlo è già amore.
Poterlo dire e confessarlo, comunicarlo e condividerlo è ciò che risponderemo al Signore ogni volta che ci riuniamo nel suo nome.
Volerci bene e volergli bene: questo il compito di ciascuno e di tutti!

Scarica il Giornalino completo in PDF:

San Lorenzo Martire ® – 2016 04 09 – Echi di VITA – N 32

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San Lorenzo Martire ® - 2016 04 08 - Avvisi Echi di Vita Foglio SPLASH

ECHI DI VITA – AVVISI

San Lorenzo Martire ® - 2016 04 08 - Avvisi Echi di Vita Foglio UNO

San Lorenzo Martire ® - 2016 04 08 - Avvisi Echi di Vita Foglio DUE

UNA PROPOSTA dalla Parrocchia S.Lorenzo m. in Isola del Liri…
Dai ragazzi, dalle famiglie, dalle scuole della Città… UNA RISPOSTA BANDO DI CONCORSO
per gli alunni delle Scuole Elementari e Medie della Città
L’Opera San Lorenzo Onlus, in occasione del GIUBILEO STRAORDINARIO DELLA MISERICORDIA desidera coinvolgere bambini e ragazzi di Isola del Liri e li invita ad esprimersi nei modi e con le tecniche più a loro congeniali -in prosa o in poesia, con un racconto o una pagina di diario, con un articolo di giornale o una ricerca documentata, con un testo teatrale o una canzone, con un video o una realizzazione grafica…-
sul seguente tema.

 

Scarica il Volantino in allegato:

San Lorenzo Martire ® – 2016 04 08 – Avvisi Echi di Vita

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San Lorenzo Martire ® - 2016 04 03 - Echi di VITA - N 31 - Splash

Echi di Vita N°31 – VIENE GESU’ A PORTE CHIUSE

L’esistenza umana è sempre connotata da un’aria di paura, paura nella casa del Cenacolo, paura dei Giudei, paura per le stragi in atto, paura degli altri, ma soprattutto paura di se stessi, per averlo rinnegato, tradito, abbandonato così subito.
Tante promesse, tanti discorsi, tanti progetti, ma poi accade qualcosa e ci si ritira, l’impegno viene meno, si abbandona il campo.
Ma ecco Gesù che si fa presente, ritorna da loro e si mette nelle loro mani. Così come ogni domenica che si manifesta alle comunità parrocchiali, alla ricerca di coloro che hanno dubbi o si sentono abbandonati e traditi.
Egli sta in mezzo a noi e si rivolge ai tanti Tommaso incoraggiandoli a credere, e a ciascuno dice: tu non ti sbagli!
Se Tommaso si arrende all’amore, scritto in modo dettagliato – ferite e piaghe incancellabili – sul corpo di Gesù, perché noi non riusciamo a credere e
ad amare dinanzi alle ferite – determinate da dolore, incomprensioni, debolezze – di chi ci è accanto?
In ogni ferita c’è Dio! Ognuno di noi è può essere sì un guaritore, ma ferito! Esse sono tracce visibili della vita, rimangono per sempre a dirci che solo da ogni ferita possiamo ricavare farmaci utili per altri.
Nel Cristo che si fa incontro c’è sempre il dono della pace, essa scende sempre, come una benedizione su ogni cuore, aiutandoci a vincere sconfitte, paure e dubbi.
“Mio Signore e mio Dio”: il mio augurio in questa Domenica della Misericordia è che l’aggettivo mio ci caratterizzi. Esso indica un’appartenenza, come quando dico: mio figlio, affermando così quella realtà senza la quale io non potrei vivere! Questa è la fede: Dio in me e io in Lui!

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San Lorenzo Martire ® - 2016 03 24 - Isola ha Festeggiato - DSC_0131

ISOLA DEL LIRI HA FESTEGGIATO SAN GIUSEPPE

Quarant’anni –un tempo biblico!- son passati dall’ultima festa in onore di S. Giuseppe. Almeno così dicono i più anziani. Non che Isola abbia dimenticato quel Santo Falegname, uomo giusto, custode accorto della sua “famiglia”, anzi… La chiesa che porta il suo nome su per quella salita accanto alla Cascata, è sempre aperta e funzionante con la Messa la domenica e ogni 1° mercoledì del mese; la Confraternita della Buona morte e Orazione veste ancora il suo nero saio dal lungo cordone con il teschio; il suo organo, antico e prezioso, nelle grandi occasioni riempie di note e di armonia la navata ottagonale ed il quartiere, un tempo risonante di voci con le donne sedute fuori al sole o al venticello fresco della sera mentre i ragazzini giocavano felici su e giù per quelle stradine, sente San Giuseppe ancora tutto suo.

La chiesa  con i suoi oltre tre secoli di storia, grazie all’impegno dei Priori e dei Parroci che si sono via via succeduti, è stata ampliata, curata, abbellita, valorizzata in vario modo, dalle cappelle laterali al coro ligneo, dalle statue alle campane, dal bel mosaico sulla facciata al restauro completo dell’interno.

A tanta attenzione quest’anno si è aggiunta la festa: gli spari, lo scampanio festoso, le Messe al mattino con l’invito particolare ai lavoratori, la presenza del Sindaco, e nel pomeriggio tiepido la traslazione  della statua –bella, imponente e  pesante (e di questo diciamo grazie ai “coraggiosi” Portatori!)- nella chiesa di S.Lorenzo proprio lì, accanto al Crocifisso, in un incontro, forse, lontano dalla realtà, ma proprio per questo ancor più commovente. Quindi, la Messa solenne animata dal Coro formato da membri della Confraternita e della Banda musicale, la processione con la recita della Corona e delle Litanie di S.Giuseppe, i fuochi d’artificio sul ponte della Cascata ed il rientro nella sua Chiesa.

E ancora musica e canti a cura delle giovani voci dell’Accademia musicale isolana, intervallate dalle poesie dei bambini per i loro papà, soggetti stupendi anche della mostra di foto, attualmente esposta in parrocchia, che riempie il cuore di tenerezza, la stessa tenerezza che avrà provato Giuseppe nel tenere tra le braccia il piccolo Gesù e quando gli avrà insegnato a camminare, a piallare, a vivere e, chissà! anche a pregare.

LUCIANA COSTANTINI

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San Lorenzo Martire ® - 2016 03 29 - Cronaca Lampo di una settimana intensa - 001

CRONACA-LAMPO DI UNA SETTIMANA INTENSA A S.LORENZO MARTIRE

Come in una famiglia vivace e attiva, in questi giorni si sono succeduti in parrocchia momenti celebrativi tradizionali e “visite” eccezionali, che ne hanno segnato fortemente il cammino.
Mentre stava per completarsi la “peregrinatio” del SS. Crocifisso con tutto il suo carico di emozioni ed esperienze spirituali sempre nuove, la sera di sabato 19 marzo è stato accolto in parrocchia S. Giuseppe che nel giorno della sua festa, in via del tutto straordinaria, ha lasciato la sua chiesa per fermarsi in parrocchia per il tempo della celebrazione accanto al “suo” Gesù in croce, in un incontro mai avvenuto –i Vangeli non ne parlano-, ma capace di suggestioni profonde.
Domenica 20 nel trionfo delle palme e dei rami di ulivo agitati, come duemila anni fa a Gerusalemme, da un popolo festante, è entrata solennemente nella chiesa parrocchiale la Vergine Addolorata, quasi “in visita” a suo Figlio.
Ed a sera la comunità ha salutato il Cristo in croce, che è tornato nella sua chiesa di S. Antonio per poter vivere da lì a pochi giorni il suggestivo rito della “scopritura” del Venerdì santo.

Il Triduo della Settimana santa è stato tutto un susseguirsi di appuntamenti, dalle Lodi del mattino all’Adorazione eucaristica della sera di Giovedì dinanzi all’altare della Reposizione trasformato in un bellissimo giardino fiorito.
Nella Messa in Coena Domini il rito, antico e sempre nuovo, della Lavanda dei piedi, che ha visto questa volta dodici bambini, inginocchiati di volta in volta accanto a don Alfredo per asciugare i piedi dei loro papà, a cominciare da Jessica che proprio quella sera riceveva per la prima volta Gesù Eucaristia.

E intanto il cestone della Carità si era riempito di zucchero e farina portati da quegli oltre 40 bambini che avevano trascorso l’intera mattinata in ritiro nella Sala Agape con il Parroco e le catechiste per prepararsi meglio alla Pasqua e alla loro Prima Comunione, tra una riflessione sui 10 verbi della Messa, un video sulla Pasqua, la condivisione del pane, le… prove di “quel” giorno.

Venerdì è stato il giorno del silenzio rotto solo dai sette colpi scuri rintonati nel cielo terso della città alle tre del pomeriggio, quando Gesù, pronunciate le sue ultime sette parole dall’alto della croce, morì. Nella chiesa di S. Antonio, “svelato” il Crocifisso dal suo panno rosso che lo copre alla vista dei fedeli, sono state ripercorse le 14 stazioni della Via Crucis, la stessa che il Papa ha celebrato la sera al Colosseo con le toccanti meditazioni di Mons. Gualtiero Bassetti, vescovo di Perugia.
Più tardi l’Actio liturgica ci ha portati tutti a S. Lorenzo per i tre momenti forti –la Parola, l’Eucarestia, l’Adorazione della Croce– e quindi, la lunga e suggestiva processione di Cristo morto per le vie della città.

Il Sabato santo è stato vissuto nell’ attesa dell’alba gioiosa della Risurrezione. In prossimità della notte il bagliore del fuoco sul sagrato contrastava fortemente con il buio totale della chiesa che dietro il cero pasquale e l’acclamazione “Cristo luce del mondo” si è via via riempita di luce e di gente per esplodere nel canto del Gloria e lo scampanio festoso e dire a tutti “Cristo non è morto. E’ vivo ed è qui tra noi”.

La giornata di Pasqua è stato tutto un accorrere di fedeli a S. Lorenzo, oltre il previsto, oltre l’immaginabile, data l’ora di sonno in meno e la bella giornata primaverile che invitava ad andar fuori. Miracolo della fede!

San Lorenzo Martire ® - 2016 03 29 - Cronaca Lampo di una settimana intensa - 009 San Lorenzo Martire ® - 2016 03 29 - Cronaca Lampo di una settimana intensa - 008 San Lorenzo Martire ® - 2016 03 29 - Cronaca Lampo di una settimana intensa - 007 San Lorenzo Martire ® - 2016 03 29 - Cronaca Lampo di una settimana intensa - 006 San Lorenzo Martire ® - 2016 03 29 - Cronaca Lampo di una settimana intensa - 005 San Lorenzo Martire ® - 2016 03 29 - Cronaca Lampo di una settimana intensa - 004 San Lorenzo Martire ® - 2016 03 29 - Cronaca Lampo di una settimana intensa - 003 San Lorenzo Martire ® - 2016 03 29 - Cronaca Lampo di una settimana intensa - 002 San Lorenzo Martire ® - 2016 03 29 - Cronaca Lampo di una settimana intensa - 001 San Lorenzo Martire ® - 2016 03 29 - Cronaca Lampo di una settimana intensa - 000

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San Lorenzo Martire ® - 2016 03 26 - Echi di VITA - N 30 - Splash

Echi di Vita N°30 – Non è qui …è Risorto!

Non è qui, è Risorto: questo l’annuncio al sepolcro. Il Signore Gesù, che non può essere traenuto, ostacolato nel suo cammino, è deciso a realizzare un mondo nuovo, a donarci cuori nuovi.

Ma io dico a ciascuno di voi che il Risorto è presente nella nostra bella e variopinta Assemblea liturgica. E se il Risorto è in essa, allora, noi non siamo più i discepoli bloccati dai loro timori,
angosciati dai loro tradimenti, spaventati dai loro rinnegamenti.
Se Egli è presente, noi siamo nuovi.
Se non siamo nuovi, Egli non è presente!
Cosa ci dona, allora, la Pasqua?
Gesù si preoccupa delle lacrime di Maria di Magdala. Il mondo è un immenso pianto, ma la Pasqua diventa un immenso parto, perché genera vita, speranza, nuovi orizzonti, lacrime asciugate.
Ecco la vioria della vita. Pasqua è credere che con Dio la vita non finisce mai. Maria vede il sepolcro spalancato. Fuori è primavera e si sente l’ansia, l’urgenza, il fremito, la voglia di correre. Maria sente che deve correre, perché sta nascendo un nuovo giorno. Corre al sepolcro con le altre donne per accarezzare Gesù un’ultima volta.

Si dice che i sapieniti camminano, i giusti corrono, gli innamorati volano. Arrivare per primi, significa capire il significato della resurrezione. Chi ama e si sente amato, capisce di più, capisce prima, capisce più a fondo. Per chi ama, nulla è mai finito! E per l’amore tuo è prezioso dell’amato, tuo è degno di venerazione.

Ma ciò che porterà le donne a credere è nascosto in un verbo: ricordatevi. Le donne credono perché ricordano. Chi ama non dimentica. Tuo ciò che vivremo nell’amore non andrà perduto, non potrà essere vinto dalla morte.

Pasqua è meere il nostro respiro nell’immenso soffio di Dio. Egli ci invita a respirare Cristo, Colui che è vivo. Pasqua è la festa dei macigni rotola$ via dal cuore e dall’anima. Nel giardino dove
c’è il sepolcro c’è la primavera.

Il mio augurio è che sia sempre primavera nel vostro cuore. Quella vita che avete dentro e che è animata ancora di più dalla fede nel Cristo Risorto, contagi quanti ci sono vicini e anche oltre e con$nui a gorgogliare viva, nonostante tuo.

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San Lorenzo Martire ® – 2016 03 26 – Echi di VITA – N 30