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San Lorenzo Martire ® - 2015_12 09 -Festa Immacolata - Splash

LA FESTA DELL’IMMACOLATA A S. LORENZO

“Maria, Tempio dello Spirito Santo”. Così è stata invocata martedì sera la Vergine Maria nel Triduo di preparazione alla festa della Madonna di Loreto e protagonisti della celebrazione sono stati questa volta i cresimandi, tanti ragazze e ragazzi che accompagnati da genitori, madrine e padrini, hanno espresso il loro impegno a compiere con serietà e consapevolezza il loro cammino di fede verso il sacramento della Confermazione. Una Chiesa giovane e festosa, dunque, con gli occhi rivolti alla bella immagine dell’Immacolata che fin dal mattino si era andata adornando di fiori, anche se i fiori più belli sono stati quei sei bambini – Alessandro, Carola, Giacomo, Lorenzo, Lorenzo e Sofia- che durante la Messa delle 10,30 hanno ricevuto il Battesimo.

Ma la giornata riservava ancora sorprese e un ricco appuntamento musicale.

Terminata, infatti, la Messa vespertina, presenti il Sindaco e alcuni membri del Consiglio Comunale, questi con don Alfredo, “armato” di megafono ed altra gente si sono recati a Piazza XX Settembre “Le quattro cannelle” per l’accensione dell’”albero dei sogni” e delle luminarie natalizie. Da qui accompagnati dalla banda con cappellini rossi, si sono fermati prima in Piazza Gregorio VII “Glie Uarde Sante” dove svettava l’”albero dei giocattoli”, poi all’”albero dei vigili” per tornare, infine, a Piazza S. Lorenzo e dare luce al bellissimo e significativo ”albero dei cuori”.

La chiesa, intanto, si era trasformata in auditorum musicale con un pianoforte a coda, leggii e strumenti a corda: era l’omaggio musicale a Maria, offerto dall’Amministrazione Comunale grazie anche alla generosità della Farmacia Palleschi, sponsor ufficiale della manifestazione.

Un giovane e bravo tenore, Alberto Petricca, e quattro valenti musicisti come Loreto Gismondi al violino, autore anche di un originale pezzo musicale, Gianluigi Pizzuti alla chitarra, Donato Cedrone al violoncello e Gianni Balestrieri al piano, hanno dato vita ad un concerto che ha spaziato dal classico al moderno, da canti sacri a colonne sonore, da  Schubert a Ennio Morricone, per chiudere con le note dell’Adeste Fideles proiettandoci già in clima natalizio.

Gli applausi sono scrosciati con spontaneità e gratitudine per loro, per la giovane Isa Pizzuti, che ha presentato la serata con garbo e scorrevolezza, per i promotori dell’iniziativa che alla giornata già ricca hanno aggiunto un bel tassello di cultura e di armonia.

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San Lorenzo Martire ® - 2015_12 09 -Don Alfredo - Lettera Natale 2015 - Splash

PER AMORE DELLA NOSTRA CITTA’

È occasione preziosa per riflettere insieme, realtà civile e realtà ecclesiale, sul benessere di ogrù cittadino ed impegnarsi, secondo i vari gradi di responsabilità e di presenza nel territorio, ad agire con sollecitudine e urgenza perché la crisi economico-fm.anziaria, che si è abbattuta ferocemente sui nostri contesti produttivi e lavorativi,divenendo anche crisi culturale e spirituale, non abbia a farci abdicare al dovere di ridare fiducia e speranza alle persone e alle famiglie.

Per una crescita  ot1Wgenea dell’intera Città è nostro compito e nostro dovere conoscere i bisogni reali della gente ed i problemi dei diversi quartieri. Diventa perciò necessario l’ascolto delle persone  per collaborare ed intervenire nelle situazioni, valorizzando le relazioni  e le potenzialità di singoli e gruppi, perché ognuno si senta parte di un progetto comune.

La nostra Parrocchia desidera portare ilproprio contributo affinché vengano sostenuti quanti

stanno soffrendo per la mancanza di lavoro -donne, uomini e interefamiglie-,per la carenza di servizi adeguati a favore dei più piccoli e dei più deboli, per l’insufficienza di luoghi di ritrovo culturali e ricreativi per le fasce adolescenziali e giovanili.

Richiamandosi alla Dottrina Sociale della Chiesa, Papa Francesco ci ricorda con insistenza che l’urgenza del bene comune impone  di riconsiderare vecchi schemi mentali ed operativi, più consoni a contesti socio-culturali passati ed inventare e sperimentare nuove forme di presenza e di annuncio, richieste dalla nuova cultura e da realtà diverse.

La Vergine di Loreto, icona  dell’accoglienza e della comunione, ci sollecita tutti  ad un

confronto costruttivo che alimenti la cultura del dialogo, dell’integrazione e della condivisione.

È qui la grazia della festa della nostra  Patrona: scoprire i semi del Verbo presenti in ciascuno per diventare storia che incarna la realtà delle persone e cerca ilconsenso nella verità.

La Parolll di Dio, che ci convoca  ogni Venerdì sera come appuntamento culturale e di

confronto, sarà alimento  di questo cammino  diftaternittì, che ci aiuta a superare lo scoraggia­

mento, la rinuncia e la rassegnazione, perché privilegia sempre ildinamismo della reciprocità.

”Ho un sogno” diceva Martin Luther King!“Ho un sogno” anche io.

I cristiani nella Città e tutte le persone di buona volontà non temano le grandi sfide del momento e, consapevoli della bella, lunga e feconda storia del nostro territorio, diano forma al sogno di amare profondamente la Città e renderla sempre più ricca di valori e di beni, a partire dal dono della pace.

 

Isola del Liri, lO dicembre 2015

Solennità della Madonna di Loreto                                             

Don Afredo Di Stefano

Don Alfredo - Lettera Natale 2015.eps

 

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San Lorenzo Martire ® - 15_12 07 - RIPARTIRE DA NAZARETH I BISOGNI E LE RISORSE DELLA FAMIGLIE - 000

RIPARTIRE DA NAZARETH. I BISOGNI E LE RISORSE DELLA FAMIGLIE

Un Convegno per le Parrocchie di Isola del Liri e Castelliri

Il titolo, forse, non dice la novità dell’evento, eppure il “convenire” di famiglie e singoli -da qui l’altisonante termine “convegno”- nella serata di domenica 6 dicembre presso il Premiato Cinema Liri in Via Cascata aveva in sé un germe di… “prima volta”. Nuovi i parroci di S. Lorenzo e S. Croce, che stanno saggiando persone e territorio, nuovo il cammino dell’unità tra Parrocchie di città diverse ma vicine e quindi in molti casi omogenee, nuovo anche il tema, perché la famiglia si rinnova sempre, cambiando con il passare degli anni e delle situazioni di vita e di storia.

E così, alla vigilia della Festa della Madonna di Loreto, patrona di Isola del Liri, ma la cui devozione è forte anche a Castelliri, si è voluto “ripartire da Nazareth”. Lo si è fatto prima con la “peregrinatio” della Vergine bruna per un’intera settimana nei luoghi dove vivono o sostano anziani e malati –case di cura e di riposo, centri ricreativi, sedi religiose- e domenica si è voluto riflettere sulla realtà della famiglia, insieme, sì, ma da ottiche diverse.

Dopo i saluti e la presentazione, si è pregato ad un’unica voce con le parole di papa Francesco e la psicologa-psicoterapeuta Monica Petricca ha simpaticamente puntato il dito sui “bisogni” della famiglia, che sono tanti e diversi e vanno su, come in una piramide, partendo da quelli fisiologici e passando a quelli di sicurezza e protezione, da quelli di appartenenza, di stima e di autorealizzazione fino a quelli spirituali. L’ attenzione vera, però, oggi sembra rivolta ad altro e capita sempre più spesso che se non si riescono a soddisfare i bisogni indotti dalla moda o dalla pubblicità, ci si senta diversi e frustrati. Occorre, invece, “fare rete”  per non isolarsi ed impoverirsi, ritrovando il giusto equilibrio tra il “noi” sempre più dimenticato e l’”io” esageratamente ostentato.

L’intervento del professore Gabriele De Ritis, educatore a tutto tondo per il suo impegno come docente e come volontario nel campo delle tossicodipendenze, ha messo a fuoco, con l’aiuto di slides, il tema dell’essere genitori oggi e il coraggio di educare, partendo dalla convinzione che luoghi di affetto, spazi educativi e agenzie di verità sono –o dovrebbero esserlo davvero- la Famiglia, la Scuola e la Chiesa, in modi e momenti diversi, ma intensamente intrecciati tra loro. Una serie di immagini evocative e titoli di libri sulla realtà adolescenziale e familiare hanno suscitato interesse e qualche interrogativo sulla fragilità che non è solo dei piccoli ma anche dei ragazzi, sempre più a lungo “chiusi in una stanza”, dei giovani e degli adulti, troppo spesso incapaci di incassare sconfitte, delle famiglie intere. C’è forte bisogno di farsi prossimo, perché siamo responsabili non “del” mondo, ma “davanti” al mondo. Dobbiamo mantenere aperta la comunicazione, essere capaci di ascoltare e sostenere la “fatica di crescere”.  Simpatica l’immagine di quanto importante sia l’incontro delle madri -e talora dei padri- fuori la scuola, che se non è semplice pettegolezzo, diventa un momento prezioso di scambio, di conoscenza e di aiuto reciproco.

Più tecnico ma altamente utile ed interessante il contributo dato dall’Assistente sociale Monica Mancini, che nella sua qualità di Consigliera delegata alle Politiche sociali e giovanili del Comune di isola del Liri, ha illustrato quanto si fa a favore del “welfare” comunitario e del benessere della famiglia, con un’attenzione particolare alle aree più deboli e fragili, dai minori agli anziani passando per la fascia giovanile, per i diversamente abili e per le famiglie in difficoltà. Ecco allora l’impegno delle Istituzioni –regionali, territoriali, comunali- per gli asili nido, l’affido e l’adozione, il semiconvitto, i Centri ricreativo-culturali per anziani, i soggiorni climatici, il diritto e il sostegno allo studio, i trasporti, l’assistenza domiciliare, il supporto educativo ed economico a chi da solo non ce la fa. Ma da solo non ce la fa neanche il Comune né la Chiesa né la Scuola: da qui la necessità di una Consulta del sociale, che sappia fare rete tra realtà diverse e tra le famiglie stesse.

Don Alfredo Di Stefano, parroco di S. Lorenzo, ha chiuso l’incontro esprimendo la sua gioia di sentirsi famiglia ed illustrando brevemente la novità del recente Sinodo, di cui si attende la conclusione del Papa. Sulla base dei contributi delle Diocesi, i Padri sinodali si sono interrogati sulla realtà familiare altamente variegata e nel parlare di “famiglie ferite nell’amore”, ne hanno presentato la terapia, che si sintetizza in tre parole: discernimento, accompagnamento, integrazione. Occorre individuare la realtà per poter farsi accanto a chi ha bisogno, ma le famiglie ed i singoli devono avere l’umiltà di farsi accompagnare, perché solo passando dall’”io” al “noi” si può camminare insieme e riappropriarsi della bellezza dell’essere famiglia.

Tornati i bambini ed i ragazzi dalla Sala Agape dove avevano visto un film, c’è stato il saluto ed il grazie finale a tutti e a ciascuno.

 

di Luciana Costantini

 

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San Lorenzo Martire -  Camminata Donne - Splash

CAMMINANDO TRA MITO, STORIA E ATTUALITA’, CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

La Chiesa rende grazie per tutte le donne…

per le madri, le sorelle, le spose;

per le donne consacrate a Dio…

per le donne dedite ai tanti e tanti esseri umani,

che attendono l’amore gratuito di un’altra persona…

per le donne che lavorano …

a volte gravate da grande responsabilità sociale;

per le donne «perfette» e per le donne «deboli»…

così come sono uscite dal cuore di Dio

in tutta la bellezza e ricchezza della loro femminilità;

così come sono state abbracciate dal suo eterno amore;

così come, insieme con l’uomo,

sono pellegrine su questa terra…

che si trasforma talvolta in una «valle di pianto»;

così come assumono, insieme con l’uomo,

una comune responsabilità per le sorti dell’umanità…

 

La Chiesa ringrazia per tutte le manifestazioni

del «genio» femminile apparse nel corso della storia…

ringrazia per tutti i frutti di santità femminile

 

San Lorenzo Martire -  Camminata Donne