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San Lorenzo Martire ® - 2016 05 06 - Echi di VITA - N 36

Echi Di Vita N°36 – Ascensione del Signore

L’Ascensione è l’immagine di Colui che ci precede su tutte le strade, Colui che ci apre la via e ci assicura la sua presenza per tutti i nostri giorni.

Ma tutto continua per quei discepoli, che devono ripartire, sì dividendosi tra di loro, ma per raggiungere ogni terra, straniera e lontana, che diventerà la loro patria, la terra dove porre il seme del Vangelo.

Essi ricevono la sua benedizione che si estende, così, su tutta la storia, su ogni persona, su ogni uomo caduto, su ogni vittima, su ogni povero, per rassicurarci e per garantirci che la vita è più forte delle sue ferite.

E’ bello pensarci, oggi, il luogo della stessa benedizione, noi tutti e la nostra comunità parrocchiale, l’assemblea domenicale, una forza vitale che non viene mai, alla quale possiamo sempre attingere, anche nella malattia e nelle delusioni.

Essere testimoni di questo, del bene presente in ognuno e su tutta la terra, del bene in me e in te, ma soprattutto annunciare l’abbraccio della Croce, insieme alla conversione e al perdono, potrà far ripartire ogni cuore arenato, ogni cristiano demotivato e ogni comunità spenta, verso terre intatte, aperte al futuro.

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San Lorenzo Martire ® - 2016 05 02 - Echi di VITA - N 35

Echi di Vita N°35 – Amare la Parola è Amare Cristo

Se tu mi ami prenderai seriamente, anzi prenderai come cosa tua, detta per te, scritta per te, la mia parola. Così nel Vangelo di oggi, Gesù chiede per sé il sentimento più forte dell’esperienza umana, che è l’amore. E questo con estrema delicatezza, tutto infatti, poggia su quel se.., che non esprime ordine o comando, ma una constatazione, un invito. Perché?

Solo l’amore mette energia, dona luce e calore ai cuori, ti favolare alto, e la parola non coincide mai con i comandamenti, è molto di più, essa salva, illumina, consola, solleva, semina. E se la ami la parola, essa libera, nutre, soffia gioia in te, dimora in te!

E’ così che nella parola si accoglie Dio, egli cerca la sua dimora in te, si fa prossimo del tuo cuore, si unisce a te. Quindi, se lo cerchi e lo pensi, se lo riconosci e l’ascolti, il tuo cuore riceve come dono la sua pace e il suo spirito. Sì, perché lo Spirito chiama, convoca, investe su tutti coloro che si sentono toccati al cuore da Cristo e non si stancano mai di cercarlo e di amarlo; su tutti coloro che cercano i sentieri dove si percorrono passi d’amore, dove con la genuina creatività dell’amore si risponde alle nuove sfide, ai conflitti nuovi, alle divisioni di sempre. Lo Spirito è l’uragano dell’amore che torna sempre a turbare il nostro presente, attraverso la celebrazione domenicale, perché con la sua stessa fantasia, noi guardiamo oltre le nostre piccole visioni, verso nuove primavere.

Don Alfredo Di Stefano

 

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San Lorenzo Martire ® - 2016 04 23 - Echi di VITA - N 34

Echi di Vita N°34 – Le Frasi del Vangelo

Dove va Gesù? Quale il luogo dove noi non possiamo andare? Gesù è andato dentro di me e dentro di te, dentro tutti coloro che gli aprono la porta del loro cuore.

Noi siamo il luogo dove egli si ritira, lo spazio privilegiato della sua dimora, egli è in quell’angolo dove tu gli permetti di essere, dove lo ascolti e gli parli, dove lo trovi e lo incontri nella verità del tuo essere.

Capire questo è entrare nella logica dell’amore, ma cosa significa “amarsi gli uni gli altri”?

Il Risorto che ci accompagna in questo tempo pasquale ci rivela e ci spiega il mistero di quelle tante domande presenti nel nostro cuore.

Amare è il desiderio di stare insieme, di unirsi alla persona che si ama e tutta la realtà in essa racchiusa si esprime con il verbo dare. Amare non è una semplice emozione, ma è aiutare, operare il bene, solo così noi realizziamo il Vangelo, con gesti concreti e duraturi. Attenti alla parola: gli uni gli altri. Ciò significa tutti, nessuno escluso. Ognuno merita il nostro amore. Dare e ricevere amore: questo lo scopo della vita, creare legami, far fiorire amicizia, tessere relazioni simpatiche.

Da qui essere suoi discepoli: amare come Gesù. Sì, perchè amare non è tipico dell’essere cristiani, amare lo fanno in tanti, bensì amare come Gesù, facendo cose che nessuno ha fatto prima, questo è l’originale dell’esperienza cristiana.

Non quanto, allora, ma come, con il suo stile di tenerezza e di forza: un amore che ti fa fortissimo contro tutto ciò che fa male a te e ai tuoi, ma che ti fa debole verso le persone che ami; che non ti fa mai chiudere dentro te stesso, ti invita ad aprire strade nuove, sa dire a tutti che qualsiasi passo in avanti si opera, può dare più gioia a qualcuno.

Riscriviamole con la nostra vita e nella nostra comunità queste belle frasi del Vangelo!

 

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San Lorenzo Martire ® - 2016 04 17 - Echi di VITA - N 33

Echi di Vita N°33 – Un Cuore che sa Ascoltare

Chi è che ama? Chi sa ascoltare! Chi è che prega? Chi sa ascoltare! Ascoltare è, allora, l’atteggiamento che dice l’importanza che noi diamo all’altro. Ascoltare qualcuno è dirgli: tu esisti ed io ho bisogno di te!

Cosa dice Gesù nel Vangelo di oggi, domenica del buon pastore? Cosa abbiamo bisogno di ascoltare e di capire? Su quale realtà fermare la nostra attenzione? La parola è: “io do loro la vita eterna”.

In un mondo in cui tutti ti chiedono, tutti ti ricordano i doveri, tutti richiamano il tuo impegno e la tua presenza, tutti ti sollecitano a vivere i comandamenti e tu rischi di scoraggiarti, Lui ti assicura la vita per sempre, senza condizioni, perché la vita di Dio è dono, ed è come un seme, la senti palpitare quando ti avvicini ad ascoltarlo seriamente e ne percepisci tutte le potenzialità.

“Nessuno la strapperà dalla sua mano”: ecco la vita eterna, un posto tra le mani di Dio, mani di pastore, contro i lupi; mani offerte perché io vi riposi per riprendere il fiato del cammino; mani che vogliono custodirti, difenderti, lottare, liberare, guarire; mani che orientano il tuo destino e che ti educano a unirle a quelle di tanti, in una grande e bella cordata di amore, insieme a tutti quegli agnelli che fanno parte del gregge della tua famiglia. E Lui, l’unico pastore da ascoltare e da seguire che ti condurrà nelle immense praterie della terra e del cielo.

Don Alfredo Di Stefano

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San Lorenzo Martire ® - 2016 04 09 - Echi di VITA - N 32

Echi di Vita N°32 – MI AMI TU ADESSO?

Siamo dinanzi ad uno dei dialoghi più belli di tutta la Scrittura.
Interrogato sull’amore per essere guarito dai suoi rinnegamenti, Pietro, finalmente si sente guarito.
A Gesù non interessa il passato, la verità di un uomo non coincide mai con il suo peccato, quale esso sia, ma con il suo cuore:” Pietro mi ami tu, ora?”
L’amore del cuore è la capacità rinnovata e ritrovata dell’amicizia con Gesù. Siamo tutti interpellati sulla nostra disponibilità ad amare, e Gesù vuole quasi essere rassicurato se c’è il nostro affetto, cioè se è duraturo, se è grande, se è capace di farsi carico degli “agnelli”, che rappresentano i più piccoli, i più indifesi, gli ultimi.
Il mondo cristiano e quello delle nostre comunità, spesso si caratterizza di indifferenza e di freddezza: voler bene costituisce l’esperienza serena di quella fraternità che ci fa famiglia di Dio.
Allora, il desiderio di amare, dentro di noi e nelle nostre assemblee liturgiche è così grande che il solo desiderarlo, pregarlo, celebrarlo è già amore.
Poterlo dire e confessarlo, comunicarlo e condividerlo è ciò che risponderemo al Signore ogni volta che ci riuniamo nel suo nome.
Volerci bene e volergli bene: questo il compito di ciascuno e di tutti!

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San Lorenzo Martire ® – 2016 04 09 – Echi di VITA – N 32

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San Lorenzo Martire ® - 2016 04 08 - Avvisi Echi di Vita Foglio SPLASH

ECHI DI VITA – AVVISI

San Lorenzo Martire ® - 2016 04 08 - Avvisi Echi di Vita Foglio UNO

San Lorenzo Martire ® - 2016 04 08 - Avvisi Echi di Vita Foglio DUE

UNA PROPOSTA dalla Parrocchia S.Lorenzo m. in Isola del Liri…
Dai ragazzi, dalle famiglie, dalle scuole della Città… UNA RISPOSTA BANDO DI CONCORSO
per gli alunni delle Scuole Elementari e Medie della Città
L’Opera San Lorenzo Onlus, in occasione del GIUBILEO STRAORDINARIO DELLA MISERICORDIA desidera coinvolgere bambini e ragazzi di Isola del Liri e li invita ad esprimersi nei modi e con le tecniche più a loro congeniali -in prosa o in poesia, con un racconto o una pagina di diario, con un articolo di giornale o una ricerca documentata, con un testo teatrale o una canzone, con un video o una realizzazione grafica…-
sul seguente tema.

 

Scarica il Volantino in allegato:

San Lorenzo Martire ® – 2016 04 08 – Avvisi Echi di Vita

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San Lorenzo Martire ® - 2016 04 03 - Echi di VITA - N 31 - Splash

Echi di Vita N°31 – VIENE GESU’ A PORTE CHIUSE

L’esistenza umana è sempre connotata da un’aria di paura, paura nella casa del Cenacolo, paura dei Giudei, paura per le stragi in atto, paura degli altri, ma soprattutto paura di se stessi, per averlo rinnegato, tradito, abbandonato così subito.
Tante promesse, tanti discorsi, tanti progetti, ma poi accade qualcosa e ci si ritira, l’impegno viene meno, si abbandona il campo.
Ma ecco Gesù che si fa presente, ritorna da loro e si mette nelle loro mani. Così come ogni domenica che si manifesta alle comunità parrocchiali, alla ricerca di coloro che hanno dubbi o si sentono abbandonati e traditi.
Egli sta in mezzo a noi e si rivolge ai tanti Tommaso incoraggiandoli a credere, e a ciascuno dice: tu non ti sbagli!
Se Tommaso si arrende all’amore, scritto in modo dettagliato – ferite e piaghe incancellabili – sul corpo di Gesù, perché noi non riusciamo a credere e
ad amare dinanzi alle ferite – determinate da dolore, incomprensioni, debolezze – di chi ci è accanto?
In ogni ferita c’è Dio! Ognuno di noi è può essere sì un guaritore, ma ferito! Esse sono tracce visibili della vita, rimangono per sempre a dirci che solo da ogni ferita possiamo ricavare farmaci utili per altri.
Nel Cristo che si fa incontro c’è sempre il dono della pace, essa scende sempre, come una benedizione su ogni cuore, aiutandoci a vincere sconfitte, paure e dubbi.
“Mio Signore e mio Dio”: il mio augurio in questa Domenica della Misericordia è che l’aggettivo mio ci caratterizzi. Esso indica un’appartenenza, come quando dico: mio figlio, affermando così quella realtà senza la quale io non potrei vivere! Questa è la fede: Dio in me e io in Lui!

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San Lorenzo Martire ® - 2016 03 26 - Echi di VITA - N 30 - Splash

Echi di Vita N°30 – Non è qui …è Risorto!

Non è qui, è Risorto: questo l’annuncio al sepolcro. Il Signore Gesù, che non può essere traenuto, ostacolato nel suo cammino, è deciso a realizzare un mondo nuovo, a donarci cuori nuovi.

Ma io dico a ciascuno di voi che il Risorto è presente nella nostra bella e variopinta Assemblea liturgica. E se il Risorto è in essa, allora, noi non siamo più i discepoli bloccati dai loro timori,
angosciati dai loro tradimenti, spaventati dai loro rinnegamenti.
Se Egli è presente, noi siamo nuovi.
Se non siamo nuovi, Egli non è presente!
Cosa ci dona, allora, la Pasqua?
Gesù si preoccupa delle lacrime di Maria di Magdala. Il mondo è un immenso pianto, ma la Pasqua diventa un immenso parto, perché genera vita, speranza, nuovi orizzonti, lacrime asciugate.
Ecco la vioria della vita. Pasqua è credere che con Dio la vita non finisce mai. Maria vede il sepolcro spalancato. Fuori è primavera e si sente l’ansia, l’urgenza, il fremito, la voglia di correre. Maria sente che deve correre, perché sta nascendo un nuovo giorno. Corre al sepolcro con le altre donne per accarezzare Gesù un’ultima volta.

Si dice che i sapieniti camminano, i giusti corrono, gli innamorati volano. Arrivare per primi, significa capire il significato della resurrezione. Chi ama e si sente amato, capisce di più, capisce prima, capisce più a fondo. Per chi ama, nulla è mai finito! E per l’amore tuo è prezioso dell’amato, tuo è degno di venerazione.

Ma ciò che porterà le donne a credere è nascosto in un verbo: ricordatevi. Le donne credono perché ricordano. Chi ama non dimentica. Tuo ciò che vivremo nell’amore non andrà perduto, non potrà essere vinto dalla morte.

Pasqua è meere il nostro respiro nell’immenso soffio di Dio. Egli ci invita a respirare Cristo, Colui che è vivo. Pasqua è la festa dei macigni rotola$ via dal cuore e dall’anima. Nel giardino dove
c’è il sepolcro c’è la primavera.

Il mio augurio è che sia sempre primavera nel vostro cuore. Quella vita che avete dentro e che è animata ancora di più dalla fede nel Cristo Risorto, contagi quanti ci sono vicini e anche oltre e con$nui a gorgogliare viva, nonostante tuo.

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San Lorenzo Martire ® – 2016 03 26 – Echi di VITA – N 30

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San Lorenzo Martire ® - 2016 03 12 - Echi di VITA - N 28

Echi di Vita N°28 – V DOMENICA DI QUARESIMA

Una donna trascinata lì a forza, una persona nell’angoscia di morte, e Gesù senza sapere se è colpevole o meno prende le sue difese. Chiunque ha diritto di vivere, a ciascuno è data una ulteriore possibilità. Accusare, fare giustizia da sé, desiderare la morte dell’altro, non può mai costituire l’atteggiamento del cristiano, bensì che l’altro viva sempre.

Gesù sa cogliere sempre la sofferenza di chi gli è dinanzi e mai il suo peccato, il suo sguardo è rivolto verso il basso, evita perfino di fissarti e di incrociare il tuo sguardo, rimane solo con te, nel silenzio più profondo, si alza e si pone dinanzi a te con il rispetto più grande, si avvicina e parla al tuo cuore.

Dove sono? Coloro che sanno solo vedere sempre il male, pensare in negativo, giudicare senza comprendere, lanciare le pietre seppellendo gli altri, dove sono?

Costoro devono scomparire, non possono far parte del cerchio degli amici, nemmeno degli spazi delle nostre comunità, sono chiamati a convertirsi.

Gesù, ogni domenica, scrive nel cuore delle nostre assemblee liturgiche, non più nella polvere, e dice le stesse parole dette alla donna del Vangelo di oggi: tu non sei peccato, non sei un’adultera, ma una donna.

Ecco il mistero della nostra vita: uomini e donne fragili, ma veri e capaci di amare, di amare molto e per questo perdonati. Basta una parola del Vangelo a cambiare la vita: tutto è cancellato, dimenticato, azzerato, perché Dio ha fiducia e sa vedere oltre e tu?

Don Alfredo Di Stefano

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San Lorenzo Martire ® – 2016 03 12 – Echi di VITA – N 28