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San Lorenzo Parrocchia - ECHI DI VITA 2018 N 51

Echi di Vita N°51 – NATALE, L’UOMO HA DIO NEL SANGUE

Nell’ultimo tratto di strada verso Natale ci fa da guida santa Maria, una ragazza gravida di Dio. Maria si mise in viaggio in fretta. L’amore ha sempre fretta. Va leggera, portata dal futuro che è in lei, e insieme pesante di vita nuova. Quel peso che mette le ali e fa nascere il canto.

Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. E l’anziana, anche lei colma di una vita impensabile, è riempita di Spirito, perché Maria porta Dio con sé e contagia d’assoluto chiunque incontra: benedetta tu fra le donne, che sono tutte benedette.

E dove Dio giunge, c’è un sussulto del cuore, come per il piccolo Giovanni; dove Dio giunge scende una benedizione, che è una forza di vita che dilaga dall’alto, che produce crescita d’umano e moltiplicazione di vita, in tutte le sue forme.

Due donne sono i primi profeti del nuovo testamento. Allora Maria canta: magnifica l’anima mia il Signore. Che mi piace tradurre così: cerco nel cuore le più belle parole per il mio Dio. Le più belle che so, le migliori che ho. L’anima danza per il mio amato.

Maria sente Dio venire come un tuffo al cuore, come un passo di danza a due, una stanchezza finita per sempre, un vento che fa fremere la vela della vita. M’incanta che la presenza di Dio produca
poi l’effetto di una forza di vita e di giustizia dirompente, che scardina la storia, che investe il mondo dei ricchi e lo capovolge; investe la storia dei potenti e li rende uguali a tutti gli altri, senza troni, ritornati in sé, finalmente.

Questo è il Vangelo che, raccontando la visita di Maria ad Elisabetta, racconta anche che tutte le nostre visite, fatte o accolte, hanno il passo di Dio. Ognuno portatore di Dio, perché Dio
cerca madri per incarnarsi ancora.

Il Natale è certezza e memoria che c’è della santità in ogni carne, che ogni corpo è una finestra di cielo, che l’uomo ha Dio nel sangue; che dentro il battito umile e testardo del suo cuore batte un altro cuore, e non si spegnerà più.

Saper riconoscere tutto questo è celebrare il Natale nella verità del suo evento. Auguri!

Don Alfredo Di Stefano