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San Lorenzo Parrocchia - ECHI DI VITA 2019 N 24

2019 – Echi di Vita N°24 – LA TRINITA’, INFINITA SAPIENZA DEL VIVERE

Trinità: un solo Dio in tre persone. Dogma che non si capisce, eppure liberante, perché ci assicura che Dio non è in se stesso solitudine, che l’oceano della sua essenza vibra di un infinito movimento d’amore. C’è in Dio reciprocità, scambio, superamento di sé, incontro, abbraccio. L’essenza di Dio è comunione. Se Dio si realizza solo nella comunione, così sarà anche per l’uomo. I dogmi non sono astrazioni ma indicazioni esistenziali.

In principio aveva detto: «Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza».

L’uomo è creato non solo a immagine di Dio, ma ancor meglio ad immagine della Trinità. Ad immagine e somiglianza quindi della comunione, del legame d’amore. In principio a tutto, per Dio e per me, c’è la relazione. In principio a tutto, qualcosa che mi lega a qualcuno.

«Ho ancora molte cose da dirvi, ma ora non potete portarne il peso».

Gesù se ne va senza aver detto e risolto tutto. Ha fiducia in noi, ci inserisce in un sistema aperto e non in un sistema chiuso: lo Spirito vi guiderà alla verità tutta intera. La gioia di sapere, dalla bocca di Gesù, che non siamo dei semplici esecutori di ordini, ma -con lo Spirito- inventori di strade.

La verità tutta intera di cui parla Gesù non consiste in formule o concetti più precisi, ma in una sapienza del vivere custodita nella vicenda terrena di Gesù. Una sapienza sulla nascita, la vita, la morte, l’amore, su me e sugli altri, che gli fa dire: «io sono la verità» e, con questo suggeritore meraviglioso, lo Spirito, ci insegna il segreto per una vita autentica.

 

In principio a tutto ciò che esiste c’è un legame d’amore. L’uomo è relazione oppure non è. Allora capisco perché la solitudine ci pesa tanto e ci fa paura: perché è contro la nostra natura. Allora capisco perché quando sono con chi mi vuole bene, sto così bene: perché realizzo la mia vocazione.

La festa della Trinità è come uno specchio: del mio cuore profondo, e del senso ultimo dell’universo. Davanti alla Trinità mi sento piccolo e tuttavia abbracciato dal mistero. Abbracciato, come un bambino. Abbracciato dentro un vento in cui naviga l’intero creato e che ha nome comunione.

Don Alfredo Di Stefano

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